logo 30

Banner
Banner
Banner
Banner
RADUNO BULLDOGS, AMARCORD E PASSIONE
Giovedì 05 Settembre 2019 19:21    PDF Stampa E-mail

I Bulldogs tornano insieme. Ancora una volta. Domani sera, venerdì 6, allo stadio di Serravalle, un bel pezzo di storia del batti e corri romagnolo. Insieme, per scambiarsi aneddoti e sorrisi. Per rivedersi e salutarsi con un abbraccio forte. Ci saranno anche quelli più lontani, non solo i romagnoli veraci che si vedono magari un po’ più spesso. Eh già, perché il termine ‘storia’, magari spesso abusato, non è affatto eccessivo se viene accostato a Santarcangelo e ai Bulldogs. Per vent’anni il baseball a Santarcangelo ha trovato un fulcro, un cuore capace di innaffiare la voglia di questo sport anche tra i più giovani. Dagli anni ’70 agli anni ’90.

“Ci sentiamo spesso tra di noi – dice Palmiro Benvenuti, l’ultimo presidente dei Bulldogs -. Quella squadra ci è rimasta nel cuore e incontrarci, come succederà domani, è sempre motivo di grande soddisfazione. È chiaro, ricordiamo una storia forse ormai lontana, ma c’è tanto orgoglio per averla vissuta. I Bulldogs sono stati all’inizio una piccola realtà che si adattava a giocare al parco Clementino, poi lo stadio e il boom”

Quali sono stati i momenti più belli?

“La Serie A e i derby col Rimini. Momenti di grandissima felicità, di orgoglio, di rivalità sana. Abbiamo anche vinto e, in ogni caso, sono state sfide vissute con entusiasmo. Per non parlare dei giocatori, tanti quelli di prestigio passati da noi come Andrea Succi, Orrizzi, Tassinari, Colicchio e anche Fabio De Luigi, che poi ha avuto una carriera eccellente in un altro campo”

Era un baseball che sapeva attrarre i giovani?

“Sì, lo era. Tanti ragazzi ci seguivano, avevano voglia di cominciare e si avvicinavano a questo sport. Per noi c’è stato un inizio e c’è stata una fine, ma la crisi in questi anni è di tutto il mondo del baseball, purtroppo. Quel che ci piace è che continuiamo a sentirci, a trovarci e a tener viva una passione fatta di ricordi che per noi rimarranno sempre indelebili”